martedì 18 settembre 2012

MONDO DEVIATO


Cina-Giappone: isole contese, crisi maggiore degli ultimi anni

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16:20 18 SET 2012 
(AGI) - Pechino, 18 set. - E' la piu' grande crisi tra Cina e Giappone degli ultimi anni. La sovranita' su un piccolo arcipelago disabitato, le isole Senkaku, secondo il nome giapponese, Diaoyu, secondo i cinesi, e' al centro di una disputa territoriale che in pochi giorni ha portato ai ferri corti le diplomazie di entrambi i Paesi. Per tentare di calmare gli animi e' intervenuto anche il segretario alla Difesa Usa, Leon Panetta, in visita ieri a Tokyo e oggi a Pechino per ricomporre una crisi potenzialmente capace di "sfociare in un conflitto che potrebbe espandersi". Lo scorso fine settimana ha visto in 72 citta' cinesi manifestazioni contro i giapponesi che sono sfociate nella violenza. L'ambasciata giapponese a Pechino e' bersaglio da diversi giorni dell'ira dei manifestanti che hanno lanciato bottiglie, verdure, ma anche pietre contro i cancelli della sede diplomatica nipponica.
  L'escalation e' cominciata la settimana scorsa. Il 10 settembre, il governo giapponese aveva annunciato di avere acquistato tre delle cinque isole che compongono l'arcipelago da una famiglia che ne detiene i diritti di sfruttamento.
  L'annuncio ha immediatamente scatenato la reazione di Pechino che per bocca del suo vice ministro al Commercio, aveva dichiarato che i rapporti economici e commerciali bilaterali "subiranno un impatto negativo" a causa della decisione di Tokyo. Venerdi' scorso, sei navi vedetta cinesi sono entrate nelle acque territoriali delle isole contese, destando l'allarme della Guardia Costiera giapponese che ne ha subito dato notizia. "Faremo tutto il possibile - aveva dichiarato il primo ministro giapponese Yoshihiko Noda - per la vigilanza e la sorveglianza" delle isole. L'intensificarsi delle proteste in Cina nel fine settimana aveva poi costretto molte aziende giapponesi presenti nel Paese a chiudere gli stabilimenti per proteggere i propri dipendenti. Tra queste, anche i grandi marchi dell'elettronica, come Panasonic, Sony e Canon.
  Stamattina infine, mentre a Pechino migliaia di manifestanti sfilavano nei pressi dell'ambasciata giapponese gettando bottiglie e lattine verso la sede diplomatica di Tokyo, due cittadini giapponesi sono atterrati sulle isole contese scatenando la reazione immediata del governo cinese, che ha definito il gesto un "grave atto provocatorio". Di fronte alla stampa, il ministro della Difesa cinese, al termine del colloquio con il suo omologo americano, Panetta, ha dichiarato nelle scorse ore di "sperare in una soluzione pacifica" della crisi con il Giappone. Ma l'impasse diplomatico non e' ancora chiarito e nessuno dei due Paesi sembra intenzionato a perdere le isole, le cui acque circostanti contengono giacimenti di gas e petrolio. (AGI) .
 MAFIE MONDIALI, UN POPOLO CHE RAPPRESENTA 

SOLO DENARO RICICLATO,NON CERTAMENTE 

ANTICHI GLORIOSI IMPERI,ECCO CON COSA CI SI 

DEVE CONFRONTARE,OGGI SUI TERRITORI EUROPEI 

E NON SOLO.LA MODIFICA DELLA STRUTTURA 

MENTALE PER COMBATTERE TALI SITUAZIONI

E' INDISPENSABILE!!

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