lunedì 24 settembre 2012

ECONOMIA PACIFICA


CINA – iPad city: Nel 2010 ondata di suicidi alla Foxconn

IL RAPPORTO DELL’ASSOCIAZIONE SACOM: DISATTESE LE RICHIESTE DI APPLE

iPad city, sempre amara per gli operai


DA EST A OVEST NON ESISTONO PENSIERI ED 

AZIONI "PACIFICHE" NELL' ATTUALE

ECONOMIA MONDIALE

24/09/2012 -

Marchionne: "Rimuovere le zavorre
che ancorano il Paese al passato"

L'ad di Fiat conferma l'impegno
in Italia. E alla Volkswagen:
"L'Alfa Romeo non è in vendita"
Botta e risposta con Della Valle:
"La smetta di rompere le scatole"

MARINA CASSI, MAURIZIO TROPEANO
TORINO
Della Valle torna all'attacco e Marchionne ribatte: «La smetta di rompere le scatole».  Intervenendo all'assemblea dell'Unione Industriale di Torino, l'ad di Fiat conferma l'impegno del gruppo verso questo paese.

Nel giorno dell'insediamento di Licia Mattioli alla presidenza dell'Ui, l'ad della Fiat  apre la porta all'ingresso di un altro costruttore ma spiega: «Sono 8 anni e mezzo che lo cerco ma senza sucesso». Ben venga un insediamento della Volkswagen ma a «quelli tra di voi che sono sul libro paga di Wolsburg chiedo di dire ai vostri proprietari tedeschi che l'Alfa Romeo non e' in vendita». Marchionne lo dice in piemontese e poi al governo chiede di fare tutto il possibile «per rimuovere le zavorre che stanno ancorando il nostro paese al passato». Poi l'affondo alla politica: «Non siamo a caccia di voti, non organizziamo raduni elettorali o feste in maschere non siamo un movimento populista con baci, abbracci di gruppo o foto di Vasto».

«Dobbiamo ricordarci che abbiamo davanti - ha detto Marchionne - un’Italia che è ancora tutta da ricostruire. Non ci sono ricette segrete se vogliamo lasciare ai nostri figli un futuro che sia all’altezza delle nostre aspettative di crescita industriale, sociale e civile. Niente che si chiami volontà, impegno e lavoro». «L’azienda nel suo complesso non è malata, è sana ed è in ottima forma», ha spiegato l'ad confermando i target. Fiat prevede di chiudere il 2012 «con ricavi superiori a 77 miliardi di euro, un utile della gestione ordinaria compreso tra 3,8 e 4,5 miliardi che rappresenta il risultato più alto nei 113 anni di storia di una Fiat che includeva la Fiat Industrial, un utile netto tra 1,2 e 1,5 miliardi di euro, un indebitamento netto industriale tra 5,5 e 6 miliardi, liquidità superiore ai 20 miliardi».

martedì 18 settembre 2012

MONDO DEVIATO


Cina-Giappone: isole contese, crisi maggiore degli ultimi anni

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16:20 18 SET 2012 
(AGI) - Pechino, 18 set. - E' la piu' grande crisi tra Cina e Giappone degli ultimi anni. La sovranita' su un piccolo arcipelago disabitato, le isole Senkaku, secondo il nome giapponese, Diaoyu, secondo i cinesi, e' al centro di una disputa territoriale che in pochi giorni ha portato ai ferri corti le diplomazie di entrambi i Paesi. Per tentare di calmare gli animi e' intervenuto anche il segretario alla Difesa Usa, Leon Panetta, in visita ieri a Tokyo e oggi a Pechino per ricomporre una crisi potenzialmente capace di "sfociare in un conflitto che potrebbe espandersi". Lo scorso fine settimana ha visto in 72 citta' cinesi manifestazioni contro i giapponesi che sono sfociate nella violenza. L'ambasciata giapponese a Pechino e' bersaglio da diversi giorni dell'ira dei manifestanti che hanno lanciato bottiglie, verdure, ma anche pietre contro i cancelli della sede diplomatica nipponica.
  L'escalation e' cominciata la settimana scorsa. Il 10 settembre, il governo giapponese aveva annunciato di avere acquistato tre delle cinque isole che compongono l'arcipelago da una famiglia che ne detiene i diritti di sfruttamento.
  L'annuncio ha immediatamente scatenato la reazione di Pechino che per bocca del suo vice ministro al Commercio, aveva dichiarato che i rapporti economici e commerciali bilaterali "subiranno un impatto negativo" a causa della decisione di Tokyo. Venerdi' scorso, sei navi vedetta cinesi sono entrate nelle acque territoriali delle isole contese, destando l'allarme della Guardia Costiera giapponese che ne ha subito dato notizia. "Faremo tutto il possibile - aveva dichiarato il primo ministro giapponese Yoshihiko Noda - per la vigilanza e la sorveglianza" delle isole. L'intensificarsi delle proteste in Cina nel fine settimana aveva poi costretto molte aziende giapponesi presenti nel Paese a chiudere gli stabilimenti per proteggere i propri dipendenti. Tra queste, anche i grandi marchi dell'elettronica, come Panasonic, Sony e Canon.
  Stamattina infine, mentre a Pechino migliaia di manifestanti sfilavano nei pressi dell'ambasciata giapponese gettando bottiglie e lattine verso la sede diplomatica di Tokyo, due cittadini giapponesi sono atterrati sulle isole contese scatenando la reazione immediata del governo cinese, che ha definito il gesto un "grave atto provocatorio". Di fronte alla stampa, il ministro della Difesa cinese, al termine del colloquio con il suo omologo americano, Panetta, ha dichiarato nelle scorse ore di "sperare in una soluzione pacifica" della crisi con il Giappone. Ma l'impasse diplomatico non e' ancora chiarito e nessuno dei due Paesi sembra intenzionato a perdere le isole, le cui acque circostanti contengono giacimenti di gas e petrolio. (AGI) .
 MAFIE MONDIALI, UN POPOLO CHE RAPPRESENTA 

SOLO DENARO RICICLATO,NON CERTAMENTE 

ANTICHI GLORIOSI IMPERI,ECCO CON COSA CI SI 

DEVE CONFRONTARE,OGGI SUI TERRITORI EUROPEI 

E NON SOLO.LA MODIFICA DELLA STRUTTURA 

MENTALE PER COMBATTERE TALI SITUAZIONI

E' INDISPENSABILE!!

giovedì 6 settembre 2012

AUTUNNO E NON SOLO....


manca politica industriale (CONFINDUSTRIA 



VEDE UN AUTUNNO CALDO)


mercoledì 5 settembre 2012 10:30


ROMA (Reuters) - Non solo Ilva e Alcoa ma migliaia di piccole aziende in crisi che rischiano di chiudere rendendo "bollente" l'autunno delle relazioni industriali.

Lo paventa il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, in una intervista telefonica alla trasmissione tv 'Mattino5'.

"L'autunno è gia caldo, direi bollente. Ci sono migliaia di casi di piccole e medie aziende che stanno soffrendo, mediaticamente in silenzio, ma che sono la cosa che ci preoccupa di più", ha detto il capo degli industriali lamentando la mancanza di una politica industriale da parte del governo.

"Il problema è una politica industriale chiara e per il momento non sta succedendo, bisogna avere un progetto di politica industriale per il Paese", ha detto parlando della crisi dell'Iva di Taranto - "esempio emblematico di complicazione burocratica del paese" e del sito Alcoa a Portovesme - "si può salvare se si creano le condizioni per rendere disponibile energia a prezzi competitivi".

Squinzi, che nel pomeriggio incontrerà il presidente del consiglio Mario Monti per un confronto sulle misure anti crisi insieme con le altre associazioni di banche, imprese e assicurazioni, chiede al governo come misura immediata per rilanciare i consumi una detassazione dei salari.

Più in generale le imprese hanno "bisogno di semplificazione normativa e burocratica, di un Paese normale in linea con le condizioni competitive dei paesi europei e dei mercati globali", ha concluso Squinzi.






CHE PIACCIA O NO

SIAMO SIAMO IN 
UN EPOCA DI NUOVI
COMBATTIMENTI MA
DI SOPRAVVIVENZA 
TOTALE!

sabato 1 settembre 2012

IO E......GLI ABITANTI DELLE TERRE ALTE

 ARRIVANDO DA UN ANTICA 
ESPERIENZA MILITARE, E SOPRATTUTTO DAL MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO, DOVE  MI OCCUPAVO DEGLI STRANIERI A PORTA PALAZZO E SAN  SALVARIO (DUE IMPORTANTI AREE DI DEGRADO DI TORINO) IN QUANTO NEGLI ANNI '90 AVEVO GESTITO LA PRIMA COMMISSIONE SUGLI STRANIERI PER UN PARTITO, PER IL COMUNE DI TORINO,IMBATTERSI QUASI ALL' IMPROVVISO, IN UNA REALTA' QUASI OPPOSTA, FU L' INIZIO DI UN ESPERIENZA QUASI ASSURDA , MA POTENTISSIMA.
IO IN UN TERRITORIO DI EX PARTIGIANI,ANARCHICI,NOSTALGICI COMUNISTI,CON L'UNICO TRATTO IN COMUNE CHE ANCHE IO ERO NATO TRA LE MONTAGNE,POTEVA SEMBRARE QUASI COME LA STESSA IMPRESA CHE PASSAVO NELLE COMUNITA' CINESI E ARABE ITALIANE.FU PROPRIO IL GRAVE PROBLEMA AMBIENTALE DELLA TAV E LA CRISI GLOBALE CHE UNIFICO' MOLTE VEDUTE,FINO A FAR SBOCCIARE LA NASCITA DELLA"LALEGGE DEI 2000". (ANCORA OGGI QUALCUNO MI CHIEDE COSA VUOLE DIRE QUESTA SIGLA, IN REALTA' E' SEMPLICEMENTE UN ANTICO DETTO  DEI BRACCONIERI CHE DICEVA:SOPRA I 2000 METRI ESISTE SOLO LA LEGGE DI SOPRAVVIVENZA TOTALE) UN ESPERIENZA UNICA PER TUTTI COLORO CHE NON SI ARRENDONO, CHE 
FA VEDERE COME CERTE REALTA' PRATICHE DI VITA 
SIANO TOTALMENTE ABBANDONATE, DANDO SPAZIO 
AL DIFFONDERSI DI FENOMENI MAFIOSI E MALCOSTUME TOTALE.NE DERIVA ADDIRITTURA IL FATTO PRATICO DI DIFFERENZIARE GLI ABITANTI DI QUALSIASI CITTA',CHIAMANDOLI QUASI CON DISPREZZO "GLI URBANI", COME SE FOSSERO PREDESTINATI AD UNA MISERA FINE DI SCHIAVI DI UN SISTEMA CAMORRISTA-STRANIERO.