Italia, 30 miliardi di spese militari. Alla faccia della crisi/ Il rapporto di Sbilanciamoci! sull'"economia a mano armata": l'Europa ha più soldati e carri armati degli Usa
Martedì, 5 giugno 2012 - 08:34:00
Mentre il governo Monti cerca affannosamente risorse per fronteggiare la crisi e rispettare i parametri europei sul debito pubblico, l'Italia scialacqua ancora trenta miliardi di euro in spese militari. Una cifra, riferita al 2012 (fonte Sipri) cui vanno aggiunti oltre 10 miliardi nei prossimi anni per 90 cacciabombardieri F35 e ben 1,4 miliardi di euro per le missioni militari all`estero. "Tutto questo, quando si tagliano le risorse per il welfare, la scuola, la sanità, gli enti locali. Il rigore viene applicato ai cittadini, ma non alla casta dei militari". E' quanto sottolinea la Campagna Sbilanciamoci!, che ha presentato ieri a Roma il suo dossier "Economia a mano armata", pubblicato online (clicca qui per scaricare il pdf integrale).
"La spesa militare globale nel 2011 ha continuato ad aumentare: dello 0,3% in termini reali rispetto al 2010, raggiungendo i 1.740 miliardi di dollari; il 75% della spesa mondiale per armamenti nel 2011 riguarda appena 10 Paesi e gli Stati Uniti si confermano leader della classifica con il 43% della spesa mondiale militare. La media globale della quota del Prodotto interno lordo destinato alle spese militari è del 2,6%", si legge in una nota dell'organizzazione, che riunisce associazioni, onlus e reti sociali attive nell'ambito del pacifismo, dei diritti umani e della finanza etica.
I paesi europei nel loro complesso - ricorda Sbilanciamoci! - hanno circa 7 milioni di soldati (contro il milione e mezzo degli Stati Uniti), 45mila tra carri armati e mezzi di combattimento (gli Usa ne hanno 34mila) e 3.500 aerei di combattimento (gli Stati Uniti 2mila).
"Tenuto conto delle ambiguità e anche della pericolosità di un esercito europeo slegato da un potere di controllo democratico - e oggi l`Unione europea ha un drammatico deficit di democrazia - se si andasse verso una direzione di maggiore integrazione delle strutture di difesa europea, si potrebbe avere un risparmio complessivo di 100-150 miliardi di euro nei vari paesi, e anche in questo caso la somiglianza della cifra (130 miliardi) con quanto si è speso per l`ultimo salvataggio della Grecia (febbraio 2012) è abbastanza significativa", commenta l'organizzazione.
"Tenuto conto delle ambiguità e anche della pericolosità di un esercito europeo slegato da un potere di controllo democratico - e oggi l`Unione europea ha un drammatico deficit di democrazia - se si andasse verso una direzione di maggiore integrazione delle strutture di difesa europea, si potrebbe avere un risparmio complessivo di 100-150 miliardi di euro nei vari paesi, e anche in questo caso la somiglianza della cifra (130 miliardi) con quanto si è speso per l`ultimo salvataggio della Grecia (febbraio 2012) è abbastanza significativa", commenta l'organizzazione.
Sbilanciamoci! propone il taglio di 10 miliardi in tre anni delle spese militari, la riduzione da 190mila a 120mila unità degli organici delle Forze Armate, la cancellazione del programma di costruzione e acquisizione dei cacciabombardieri F35, chiedendo che i soldi risparmiati siano destinati a un piano straordinario di ammortizzatori sociali e di sostegno al reddito per 300mila precari, alla messa in sicurezza di 3mila scuole e per consentire a 70mila giovani di poter svolgere il servizio civile.
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